Stai considerando lidea di
utilizzare le tue vacanze per spostarti
? Questo è un quesito concreto e rilevante quando stai programmando il tuo trasferimento, dato che, ovviamente, avrai bisogno di tempo libero. Ma introduciamo un aspetto da considerare: perché sacrificare il tempo che dovresti dedicare al relax per unattività che lo erode? Esistono società specializzate nel trasloco a cui puoi delegare tutti gli aspetti.
Ma non è sempre così. Ognuno ha delle peculiarità differenti e non sempre è possibile gestire un trasloco prestando il giusto focus sul lavoro svolto dallagenzia di trasloco. Sebbene metta a disposizione apparecchiature professionali, come elevatori idraulici e rampe, potrebbe sorgere la necessità di
disporre di più giorni
per effettuare il trasferimento. Qual è la strategia da adottare?
Questo è il primo fattore da utilizzare, ed è una soluzione che abbiamo già evidenziato in un articolo precedente: la legge permette ai lavoratori di richiedere un permesso con retribuzione piena (straordinari esclusi) per svolgere attività indispensabili. Proprio come
può essere un trasloco
che coinvolge lintero nucleo familiare passare da unabitazione all’altra.
?
E, soprattutto, è possibile farlo senza intaccare i giorni di ferie che ti competono per il meritato riposo? Certamente, ecco perché la risposta a chi si chiede se è conveniente traslocare durante le ferie è sempre negativa. È meglio richiedere un permesso al lavoro e
concludere il lavoro in 3 giorni
, nell’arco di un anno, come suggerisce chiaramente il contratto collettivo nazionale di lavoro).
Da leggere:
Tutto chiaro, se il trasloco non richiede molto impegno è preferibile organizzare l’opera con dei professionisti del trasloco e lasciar fare a loro. Al massimo possiamo
prendere qualche giorno
di ferie retribuite per occuparci dei dettagli e della fase post-trasferimento. Queste, ad esempio, sono attività da seguire con la massima cura possibile e forse avrai bisogno di essere presente per gestire larredamento.
Ma non tutti i traslochi sono così semplici. In alcuni casi devi gestire il lavoro con maggiore attenzione e 3 giorni possono sembrare adeguati ma potresti aver bisogno di più tempo. Soprattutto se, dopo il trasloco, devi
gestire gli arredi
e hai bisogno di tempo per sistemare i mobili. Come ben sai, questa non è un’attività semplice soprattutto se devi eseguirla
.
Oppure puoi optare per un’altra opzione: fare una prima fase del trasloco in tempi ridotti e poi
lasciare i mobili
in un deposito privato, come quella che è chiamata
: quando hai bisogno degli arredi ti vengono consegnati a casa.
In sintesi, no, non conviene perché puoi usare permessi specifici e dovuti per legge al lavoratore che deve svolgere operazioni necessarie al proprio benessere familiare. Di conseguenza, conviene richiedere al lavoro un permesso retribuito massimo di 3 giorni, più che sufficienti per traslocare e seguire tutte le operazioni gestite da un
azienda esperta
. Esistono delle alternative?
Parlane con le persone giuste. In alcuni casi può essere utile prenotare il
, o comunque quando hai un periodo di ferie più lungo per avere la possibilità di
seguire con maggior attenzione
tutte le fasi. Anche quelle post-trasloco in cui devi
. Se vuoi farlo senza rischiare stress, dolori e mal di schiena è conveniente procedere con calma.
Da leggere:
Chiaramente conviene evitare di investire il tempo dedicato alle vacanze e alle ferie in questo modo. È meglio far
lavorare i professionisti
e dedicare solo una piccola parte di tempo al trasloco. Hai bisogno di maggiori informazioni su questo argomento?