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Dopo il trasloco: casa nuova non mi piace, cosa fare?

A volte ci si ritrova a desiderare con impazienza il momento del trasferimento per cambiare residenza. I motivi di questazione possono essere vari, ma

appena aprirai la porta

e metterai piede nelle stanze ti renderai conto che c’è qualcosa che non va e penserai:

“Non mi sento a mio agio nella casa nuova”

. Questo è un problema che allinizio non sembra di grande rilevanza, pensi che prima o poi passerà questa strana sensazione di inadeguatezza.

Noi che ci occupiamo di traslochi ogni giorno comprendiamo le esigenze, i timori e le necessità delle persone che cambiano casa. Per questo motivo oggi vogliamo proporre un argomento diverso: non la classica guida che spiega come traslocare e

come organizzare bene il tempo,

i costi o le varie attività di questo processo. Piuttosto oggi vogliamo occuparci di chi si trasferisce in una nuova casa e non riesce ad apprezzarla.

Questo è il primo suggerimento che possiamo dare a chi si insedia in una casa nuova e pensa che non riuscirà mai ad adattarsi. Non pretendere troppo da te stesso e dagli altri: c’è ancora un legame con la casa precedente che puoi

cercare di spezzare netto

. Ma non è detto che ciò avvenga realmente e velocemente. Non mi sento a mio agio nella casa nuova, è quello che dici. Ma solo perché hai ancora quella vecchia in testa.

Devi provare una via differente, non basta la terapia d’urto che ti spinge a rinunciare alla vecchia dimora godendo della gioia di

essere in una casa nuova

. Accetta il tuo disagio, non rinnegarlo. A volte il trasloco può essere un momento arduo da affrontare ma negare il problema causa solo complicazioni. Meglio mettere subito il problema sul tavolo e condividerlo con la tua famiglia.

Vedi Anche:  Paura di cambiare casa? Ecco come superarla senza traumi!


Da considerare:

Questo è un

aspetto molto significativo

. Spesso il problema di chi continua a sostenere che la nuova casa non piace riguarda l’incapacità di riconoscere che, in effetti, c’è qualcosa da esplorare e vivere nella casa precedente. Che non vuoi abbandonare del tutto.

Il legame con il passato non è del tutto perduto. Ecco perché può essere benefico avere nella nuova abitazione qualcosa che evochi i luoghi

precedentemente vissuti

. Basta un quadro, un armadio o una poltrona. O anche solo un dettaglio. L’importante è stabilire un collegamento.

Questo può essere un punto di partenza per evitare che tu, entrando nella nuova dimora, pensi di cambiare tutto. Non mi sento a mio agio nella casa nuova, perché l’ho arredata in questo modo? Chi può dirlo, è tutto nelle tue mani. Ecco perché devi seguire il tuo istinto e, sopratutto, le tue preferenze. Da discutere con le altre persone che

vivono con te

. Devi preoccuparti del benessere di tutti, compresi i bambini.

Per raggiungere questobiettivo non sempre basta avere a portata di mano

un vasto catalogo di mobili

o le competenze di un abile falegname al tuo servizio. Spesso c’è bisogno di un professionista particolare, come linterior designer. Ovvero una persona capace di materializzare i tuoi desideri e tutto ciò che per te rappresenta una buona idea di casa da vivere e condividere con i tuoi cari.

Certo, possono esserci circostanze che ti portano a pensare proprio questo: non mi sento a mio agio nella casa nuova. Ma non è detto che debba esserci un rifiuto continuo delle tue richieste e necessità. A volte può essere utile assecondare le tue esigenze, il tuo essere esigente riguardo una piccola modifica alla nuova abitazione. Ad esempio puoi

variare il colore delle pareti

o qualche elemento dellarredo interno.

Vedi Anche:  Consigli e idee per traslocare una cucina e preparare gli elettrodomestici

Ovviamente non è il caso di pensare di poter stravolgere continuamente i

tratti distintivi della tua casa

. Questo potrebbe essere segno di un problema diverso e può influenzare negativamente anche lequilibrio, il benessere della tua famiglia. Assecondare una piccola esigenza può essere fondamentale per facilitare la tua vita nella nuova casa.


Da considerare:

Succede soprattutto quando non c’è il tempo necessario per familiarizzare con lidea che si dovrà cambiare residenza, per un motivo o per un altro. Spesso questa condizione si riferisce a un vero e proprio trauma perché non sempre il trasloco è una decisione volontaria. A volte è necessario e si impone a causa di costrizioni. Per questo è

essenziale prendersi del tempo

anche prima di traslocare.

Se è vero che hai bisogno di mesi per abituarti, possiamo asserire che anche la fase che precede il vero e proprio trasloco può essere un po’ più lunga. Cambiare casa in fretta e furia può creare subbugli, accompagna questo passaggio con

visite alla nuova abitazione

e prenditi cura dei lavori per renderla adeguata alle tue esigenze. Insomma, prima di stabilirti nella nuova casa devi curare questa relazione.

Che è sempre arduo imporre. Tu, ad esempio, hai avuto problemi di questo tipo? Come hai

risolto il problema

nel caso in cui non ti andasse di stabilire una nuova abitazione? Condividi nei commenti la tua opinione e aiutaci a lavorare meglio anche su questo fronte.